NON COMPRARE UN CAMPER VINTAGE PRIMA DI AVER LETTO QUESTO ARTICOLO
Ciao ragazzi, benvenuti in questo nuovo articolo. Se siete qui, è perché state valutando l’acquisto di un camper o di un van datato, oppure perché ne avete appena acquistato uno e vi state chiedendo se avete fatto la scelta giusta.
Se vi riconoscete in queste parole, allora siete capitati nel posto giusto. Non mi considero il massimo esperto nel settore, ma parlerò basandomi sulla mia esperienza diretta. Avrei voluto avere a disposizione un video del genere prima di prendere il mio primo camper, un vecchio Arca del 1991.
Siamo qui anche per sfatare alcuni miti e leggende che circolano nei vari forum o pagine Facebook dedicate ai camperisti. Lasciatemelo dire: la maggior parte delle cose che si leggono sui forum riguardo i camper vintage sono… semplicemente stronzate. E ve lo dice uno che possiede non solo un camper del ’91, ma anche uno dell’89 e uno dell’84, quindi qualcosa forse l’ho capita riguardo a questo tipo di mezzi.
Cercherò di dividere questo articolo in due parti. Vedremo quali sono, secondo me, i vantaggi e gli svantaggi di acquistare un camper vintage oggi, cercando di sfatare molti dei falsi miti che troppo spesso si sentono su questa tipologia di veicoli.
Voglio iniziare raccontandovi la mia storia e come sono arrivato ad acquistare il mio primo camper, e perché ho scelto di comprarne uno di 30 anni. L’unica ragione che riesco a ricordare è, naturalmente, economica. Avevo un budget inferiore ai 10k e ho pensato saggiamente che, in caso l’esperienza del camper non mi fosse piaciuta, avrei potuto rivenderlo perdendo pochi soldi, senza dovermi impegnare con rate o cose simili. Fortunatamente, parlando casualmente con un mio amico, che poi è diventato mio socio in questa avventura, sono venuto a conoscenza dell’ex proprietario del mio attuale camper e la trattativa è stata velocissima: visto una volta e acquistato subito.
All’inizio, non sapevo molto sui camper, non conoscevo i brand principali né la loro storia, non sapevo come funzionasse effettivamente un camper. Ritrovarmi con un Arca Europa 92 Motorhome è stata una grande fortuna. Negli anni ’90, Arca era un brand top di gamma e realizzava prodotti di altissima qualità, rivoluzionando il mercato dei camper. Ecco il mio primo consiglio: se dovete scegliere un camper vintage, per esempio degli anni ’90, cercate di orientarvi su quelli che all’epoca erano considerati top di gamma. La differenza di prezzo non è poi così elevata, ma la qualità costruttiva fa una grande differenza.
Proseguendo con la storia di come sono arrivato a possedere un camper vintage, cerchiamo di analizzare i vantaggi e gli svantaggi di avere un mezzo del genere. Queste scoperte sono state completamente casuali per me e sono emerse solo tramite la mia esperienza diretta, ma potrebbero aiutarvi a orientarvi nella scelta del mezzo dopo aver visto questo video.
Appena preso il camper, ho iniziato a smontare gli interni per fare alcuni lavori sull’estetica. Aver speso poco per l’acquisto mi ha dato il coraggio di metterci mano. Mi sono reso conto che la qualità costruttiva dei mobili era veramente eccellente, qualcosa che, basandomi sulla mia esperienza, non ho trovato nei mezzi moderni di fascia bassa.
È vero che i camper di una volta erano costruiti meglio, ma non sono necessariamente superiori ai camper moderni di fascia alta. La coibentazione e la tecnologia costruttiva sono sicuramente migliorate. Tuttavia, è anche vero che la differenza di qualità tra un camper di fascia bassa moderno, che oggi può costare tra i 50 e i 60k euro, e un Arca o un Laika degli anni ’90 non è poi così marcata.
Durante i primi lavori, mi sono imbattuto in una piccola infiltrazione, un problema che, purtroppo, porto avanti ancora oggi. Di camper vintage ne ho visti tantissimi e devo dire che non ho mai trovato un mezzo di 30 anni senza almeno un piccolo problema, come una piccola infiltrazione o qualche problemino sulle sigillature.
I camper di 30 e passa anni hanno probabilmente avuto più proprietari e non tutti li hanno trattati in maniera impeccabile. Nonostante possano avere pochi chilometri, alcuni fenomeni online scrivono che “I motori di quegli anni sono in grado di fare milioni di chilometri e che praticamente 200k è ancora in rodaggio!” Ma noi non possiamo sapere come i precedenti proprietari hanno mantenuto il mezzo.
Subito dopo l’acquisto, ho iniziato a fare tagliandi e a utilizzare olio di qualità. Dopo 30.000 km, però, il motore si è grippato. Anche se ho sempre fatto manutenzione, cambiando olio e filtri, forse il problema è stato che nessuno prima di me aveva fatto una manutenzione adeguata, e il cambiamento di olio ha iniziato a sciogliere e lubrificare il motore fino a romperlo.
Questo ci porta a sfatare un altro falso mito: “Meglio un motore senza elettronica così tutti i meccanici nel mondo sapranno ripararlo!” La verità è che i meccanici moderni spesso non vogliono lavorare su motori così vecchi, perché è difficile e non possono utilizzare i diagnosticatori elettronici che in pochi secondi identificano il problema. Ho chiesto a decine di meccanici, da Lazio a Lombardia, se avrebbero aperto il motore per una rettifica, ma nessuno ha voluto intraprendere questo lavoro sporco, che probabilmente avrebbe salvato il motore e mi avrebbe fatto risparmiare molto.
Parlando di manutenzione e ricambi, più passano gli anni e più sono difficili da trovare, nonostante questi motori fossero prodotti in serie e presenti su milioni di veicoli.
Se siete arrivati fino a questo punto e siete ancora convinti di voler comprare un camper vintage, vi faccio i miei complimenti. Nonostante i numerosi lati negativi, i motivi per scegliere un camper vintage rispetto a uno moderno sono di gran lunga superiori. I camper vintage hanno un fascino indiscutibile, le piante interne sono ben studiate e varie, e il livello di personalizzazione era molto più ampio.
Anche se le tecniche costruttive sono cambiate nel corso degli anni, molti materiali e collanti utilizzati sono gli stessi. E per quanto riguarda la tecnologia, come il sistema di riscaldamento o la pompa dell’acqua, è rimasta pressoché invariata o comunque facilmente aggiornabile.
Infine, se pensate che il vostro camper vintage sia un problema perché è Euro 0 o Euro 1, sfatiamo l’ultimo mito: “Ma dove vai con quel bidone diesel che a breve non potrai più circolare?” Esistono soluzioni per ovviare a questo problema, come la conversione in ibrido, che risolveranno qualsiasi problema legato ai divieti di circolazione. Ne parleremo più approfonditamente in un prossimo video.
Spero che questo articolo vi sia stato utile e vi abbia chiarito le idee. Ora la domanda sorge spontanea: siete ancora intenzionati a comprare un camper vintage? Faccelo sapere nei commenti.
Ciao.